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Apocalypse tomorrow

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2012_The_Film__by_jyme

Regolate gli orologi e preparatevi al countdown allo scoccare della mezzanotte. La fine del mondo (l’ennesima!) è vicina… Se paragonati ai Doomsday Preppers che in USA fanno incetta di provviste e di armi in vista dell’apocalisse, e per ingannare l’attesa si esercitano in stragi di massa; se confrontati con le orde di dementi che si accalcano l’uno sull’altro in sperduti villaggi dei Pirenei per scampare al nuovo diluvio universale, oppure gli innocui sanfedisti che se ne vanno in giro a piantare le croci scaccia-guai di Dozulé, per una volta gli Italiani fanno la figura dei giganti distinguendosi per intelligenza e sanità mentale. Evidentemente, due millenni di cultura umanistica (ancora) funzionano. Grande Dittatore Dalle nostre parti, le boiate millenariste in genere hanno poca presa sull’immaginario collettivo, a parte gli eccentrici come Gianroberto Casaleggio che si crede un incrocio tra Gioacchino da Fiore e Frate Indovino, e si diverte ad imitare Nostradamus mentre delinea i contorni del suo nuovo ordine mondiale.

Non per niente, i cultori delle catastrofi apocalittiche più improbabili solitamente si ritrovano in ‘rete’, per scambiarsi le reciproche ossessioni, terrorizzandosi a vicenda… Solo qualche mese fa (Giugno2012), l’agenzia federale statunitense per la prevenzione ed il controllo infettivo è stata costretta a smentire l’esistenza di un’epidemia di Zombie survivalzombies (!!) non prima però di aver stilato un’informativa in caso di eventuali attacchi da parte di morti viventi. Leggere per credere [QUI]!!! Sotto questa prospettiva, la ‘rete’ è un formidabile aggregatore di irrecuperabili deficienti, in cerca di anime gemelle con le quali condividere i loro deliri paranoici. Dimostrazione pratica che una testa vuota, moltiplicata per centomila non produce un’idea migliore, ma solo l’eco amplificato di un abisso senza fondo, dove l’imbecillità regna sovrana e si consola nell’illusione di fare “massa critica”. Non per niente, internet si sta rivelando la terra promessa dei guru virtuali delle nuove sette digitali, secondo i medesimi meccanismi di manipolazione descritti a suo tempo da Graham Wallas:

«Chiunque cerchi di basare il suo pensiero politico su di un riesame del funzionamento della natura umana, deve iniziare col tentare di superare la tendenza alla sopravvalutazione delle facoltà intellettive della razza umana [...] L’empirica arte della politica consiste largamente nella creazione di opinioni, nel deliberato sfruttamento delle inferenze subconscie e non-razionali.»

  (G.Wallas;Human Nature in Politics. 1908)

La fine del mondo, con immancabile corollario di pestilenze e cataclismi e piaghe divine, è un vecchio ‘must’ di successo nel repertorio classico di tutte le religioni, che da oltre 3.000 anni martellano i coglioni dei propri fedeli, minacciandoli di atrocità raccapriccianti e di infiniti tormenti per assicurarsene la devozione. Di per sé, costituiscono un piccolo saggio su come certo clero interpreta la compassione ed il rapporto col sacro. In epoca cristiana, il testo più gettonato è Cavalieri dell'Apocalissesenza dubbio il Libro dell’Apocalisse: una raccolta di deliri, con troppa facilità attribuiti a San Giovanni. Chiunque sia il vero autore, si tratta di un misantropo sociopatico, il cui odio nei confronti dei propri simili raggiunge livelli patologici. Col tempo, ansiosi di stabilire la data esatta della fine di tutto con precisione cronologica, eremiti e mistici e astrologi e matematici si daranno da fare, snocciolando un profluvio di (pessime) annate più numerose dei grani di un rosario… Ad aprire la girandola delle danze è l’ombroso Berengario, un eremita puzzolente della Turingia che fissa l’appuntamento fatale per il 25 marzo del 992, finendo spernacchiato per mezza Europa. Ogni allineamento planetario, passaggio di cometa, o altro evento astronomico è buono per gridare alla fine del mondo. Ma è nel XVI secolo, con l’avvento del Rinascimento (e della caccia alle streghe), che il fervore degli apocalittici raggiunge il suo apice…

Il Trionfo della Morte - BruegelPieter Bruegel, il Vecchio: “Il trionfo della morte”, (1562)

Alcune delle menti più eccelse di Germania si cimentano nell’ardua impresa, non avendo niente di meglio da fare tra un rogo e l’altro, Jakob Pflaumen ed il suo collega Johann Stàffler, a tempo perso astronomi, stilano un calendario ricolmo di ogni sventura per l’anno 1524 che (non) culmina con l’apocalisse. Da questo momento in poi è tutto un cicciare di date: Il vescovo di Vienna, Frederick Nausea (nomen omen) annuncia solenne la data di fine di mondo: 1532. Ovviamente non accade nulla. L’anno successivo, il matematico tedesco Michael Stifelius rilancia e fornisce pure la data esatta del fatidico evento: le ore 8.00 del 03/10/1533. Nel 1537 è la volta dell’astrologo francese Pierre Turrel che, tanto per andare sul sicuro, si gioca un terno secco sulla ruota dell’apocalisse per l’anno 1544, per il 1801 ed il 1814. Col trionfo delle sette protestanti, se possibile, le cose peggiorano. Ogni predicatore e fanatico religioso si sente in dovere di annunciare il suo personale appuntamento col Giudizio Universale, stabilendo il giorno della riunione. Nei successivi 300 anni, l’apocalisse viene annunciata un’altra ventina di volte. Sul finire del XIX secolo, il fenomeno si secolarizza e assume una dimensione più ‘laica’… Comincia la fissa con le piramidi d’Egitto, lo spiritismo e i “grandi veggenti” che non ne azzeccano una. In tempi più recenti, nell’impresa si sono cimentati (con scarso successo) il reverendo coreano Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell’Unificazione, conosciuto dalle cronache nostrane per aver celebrato Milingo e gentile signorale nozze di monsignor Milingo. Nell’ambito di quel fenomeno tutto americano dei radio-predicatori, che funestano la Bible-belt coi loro rabbiosi sermoni, vale la pena di ricordare Harold Egbert Camping. H.E.Camping appartiene alla perniciosa genia dei cristiani rinati, nell’ambito del settarismo evangelico in cui confluiscono le frange più fondamentaliste delle varie chiese metodiste, presbiteriane, pentecostali, battiste… più le varie Il vecchio cazzone H.Campingcongreghe fai-da-te. Questo vecchio cazzone ultranovantenne, che ha fatto la sua fortuna sponsorizzando insulsi libracci rigonfi di odio integralista, è uno specialista nell’illustrare i patimenti dell’umanità non predestinata come lui e gli altri invasati della setta alla salvezza, con descrizioni di SAW 2sadismo compiaciuto degne di una sceneggiatura di Saw. Purtroppo per lui, Camping, che ha già fissato la data alla mezzanotte del 21/05/2011, successivamente posticipata al 21/11/2012, non ha ancora potuto gustarsi l’evento tanto agognato. E visti i limiti di età, rischia di schiattare per cause naturali, prima dell’appuntamento così spasmodicamente atteso. Mo' me lo segno sul calendario!Ovviamente, c’è l’ormai famosissima profezia dei Maya (?!) per l’appuntamento del 21/12/12. Come non dar credito infatti alle previsioni astrologiche di un popolo che ignorava l’uso della ruota ed i cui re si trafiggevano lingua e testicoli con spilloni, per assicurarsi la fertilità dei campi, quando non praticavano sacrifici umani? Siccome ogni panzana ne richiama sempre un’altra ancor più grande, in un succedersi di balle cosmiche, non potevano certo mancare le strampalate teorie di Zecharia Sitchin con la sua pseudo-cosmogonia sumerica. Sitchin ha il discutibile merito di essere l’ispiratore di altri pazzoidi come David Icke, che ha trovato negli Anunnaki i progenitori della sua razza di invasori rettiliani ultra-dimensionali. Sempre a Sitchin si deve l’invenzione della fantomatica collisione col pianeta Nibiru (abitato dalla razza aliena degli Anunnaki), che se ne starebbe nascosto da qualche parte nel sistema solare, in attesa di entrare in collisione con la Terra contro ogni legge della fisica. Cosa che già in passato avrebbe permesso agli abitanti di Nibiru (lucertoloni intelligenti e mutaforma) di invadere il nostro mondo. E su queste castronerie galattiche si basano le previsioni per il 21 dicembre! A dire il vero, le fantasie di Zecharia Sitchin ricordano la trama di Flash Gordon, del quale il giovane Zaccaria doveva essere un gran patito…

FLASH GORDON

Max von Sydow è Ming il Crudele, Imperatore del pianeta Mongo

Il pianeta Mongo, dominato con pugno di ferro dall’imperatore Ming, soprannominato ‘Il Crudele’ viene guidato dalla superiore tecnologia aliena in rotta di collisione verso la Terra, attaccando il pianeta con una pioggia di meteoriti. In realtà si tratta di un principio di invasione, che verrà sventato dal coraggioso Flash Gordon che guiderà la resistenza contro l’imperatore… Della splendida opera di Alex Raymond è stata tratta anche una versione cinematografica: un’apoteosi assoluta del kitsch ai massimi livelli. Con un cast d’eccezione, è assolutamente da non perdere!

In merito alle invasioni di strani visitatori alieni, visti i tempi che corrono, forse non sarebbe invece il caso di andare a cercare tanto lontano…

Certe ‘minacce’ sono decisamente più affini a noi e inquietantemente più vicine.

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