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Porcellini d’Italia

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Planet_of_the_pigsItaliani, popolo di ipocriti, ruffiani, e gregari sempre pronti ad accodarsi alle facili indignazioni del momento che, rapide come un acquazzone estivo, passeggere come i saldi di stagione, evaporano risucchiate presto nei gorghi dell’oblio di chi dimentica troppo in fretta, scaduta la notizia, senza che siano state rimosse le cause né gli effetti.
Il grande scandalo fresco di giornata: Roberto Calderoli (vicepresidente del Senato) paragona Cécile Kyenge (Ministro dell’Integrazione) ad un orango. E allora?!? Conoscendo il tipo, è già tanto che non l’abbia chiamata (in pubblico) “negra di merda”.
Farsi meraviglia delle esternazioni di una galleria di cicciuti personaggi lombrosiani dall’aspetto porcino, che peraltro eiettano infamità a getto continuo come un geyser caricato a liquami, è un po’ come sorprendersi di Hitler che odia gli ebrei. Come se non fosse chiara la natura intrinseca di quella specie di succursale pedemontana del Ku Klux Klan, conosciuta come Lega Nord, nella quale fermentano ad libitum le costipazioni dei nazi-padão in camicia verde. Ogni giorno uno di questi dementi si sente in dovere di rilasciare le proprie fumanti deiezioni ‘politiche’, quantomai incontenibili, mossi come sono dall’impellente necessità di dare libero scarico ai troppi umori fetidamente razzisti che ne intasano i ventri sformati, dopo aver lasciato il cervello sotto naftalina.
kkklanAdesso, dopo l’ennesima flatulenza, i coreuti dell’indignazione professionista, specializzati in dissociazioni a rilascio ritardato, scoprono con gran stupore che un odontotecnico fallito del varesotto, con velleità da ‘costituzionalista’, è assolutamente indegno di fare il vicepresidente del Senato della Repubblica. Ma và?!?
Non è che ci volesse un particolare intuito per capire che l’impresentabile Calderoli fosse l’improponibile macchietta, di un partito che ha fatto del razzismo neo-völkisch la sua ragione fondante e che ogni giorno ci delizia con le intemerate dei suoi indegni energumeni da osteria, miracolati dal voto ‘popolare’. Insomma, sono venti anni che i vari Calderoli (ed i Boso, i Borghezio, i Salvini, le Goisis…) ce lo menano da mane a sera con le loro prolassi intestinali!
Peccato che chi di dovere se ne ricordi sempre troppo tardi, salvo esternare la propria “disapprovazione” a posteriori. Una bella dichiarazione di condanna, opportunamente sterilizzata da ogni provvedimento concreto, non si nega a nessuno. E ciò accade come se chiunque possa assurgere alle più importanti e prestigiose cariche istituzionali, per un indisponente capriccio del caso. Nella fattispecie, Roberto Calderoli è stato eletto vicepresidente del Senato il 21 Marzo del 2013. Si badi bene: “eletto”; e non investito dalla divina provvidenza, per intercessione dello Spirito Santo!
giphyUn po’ di ‘matematica’…
La Lega Nord dispone al Senato di 16 senatori, più altri due prestati al gruppo “Grandi Autonomie e Libertà”. Totale: 18 leghisti.
Il senatore Calderoli viene nominato vicepresidente con 119 voti su 315 (più i quattro senatori a vita). Totale: 319 senatori votanti.
Ora, come diavolo ha fatto uno come Calderoli ad essere eletto senza il voto favorevole (e ovviamente con l’astensione di un noto partito “responsabile” per antonomasia) di quanti adesso fanno a gara ad esprimere tutta la loro tonante indignazione, invocando dimissioni che in Italia sono più rare delle apparizioni della Madonna?!?

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