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Le Lunghe Ombre

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Dead SilenceNel 33esimo anniversario della Strage di Bologna, un Porco fresco di condanna, corruttore ed evasore, lo sdogantore del nazi-fascismo in Italia, il trait d’union dei rapporti inconfessabili tra mafia e politica, l’affiliato (tessera 1816) alla Loggia eversiva P2… invece di rassegnare immediatamente le dimissione dal seggio senatorio che indegnamente occupa, si lancia nel suo ennesimo e sperticato attacco agli organi costituzionali della Stato, rilanciando i consueti strali contro la Magistratura che ha osato condannare il pornocrate.
Italy's former prime minister Silvio Berlusconi attends a session at the Senate in RomeA che titolo non è dato sapere, insieme agli scherani di quella sua associazione a delinquere cooptata nell’esecutivo della “larghe (immonde) intese”, ne pretende l’immediata “riforma” a scopo punitivo. E nel farlo non trova niente di meglio che aggrapparsi e riproporre le identiche bozze di intervento, già contenute nel famigerato Piano di Rinascita del suo mentore e “maestro venerabile” Licio Gelli, i cui confratelli ebbero un ruolo di primissimo rilievo nelle trame eversive dello stragismo e nei depistaggi, che raggiunsero il loro culmine nella mattanza bolognese della quale ricorre per l’appunto la tragica ricorrenza.
Licio Gelli - Tessera PNFE del resto il Piano di Rinascita, vero programma di governo alla base del berlusconismo, in questi 20 anni è stato in massima parte realizzato e messo a profitto nei suoi obiettivi (peraltro fatti propri anche da insospettabili vecchi e nuovi):

1) POLITICA e PARTITI.
 Nei confronti del mondo politico occorre: [...] l’immediata nascita di due movimenti: l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l’altra sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l’anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale.

2) MAGISTRATURA.
Per la Magistratura è da rilevare che esiste già una forza interna (la corrente di magistratura indipendente della Ass. Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni moderate.
E’ sufficiente stabilire un raccordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti materiali per poter contare su un prezioso strumento già operativo nell’interno del corpo anche ai fini di taluni rapidi aggiustamenti legislativi che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elemento di equilibrio della società e non già di eversione.
Qualora invece le circostanze permettessero di contare sull’ascesa al Governo di un uomo politico (o di una équipe) già in sintonia con lo spirito del club e con le sue idee di “ripresa democratica”, è chiaro che i tempi dei procedimenti riceverebbero una forte accelerazione anche per la possibilità di attuare subito il programma di emergenza e quello a breve termine in modo contestuale all’attuazione dei procedimenti sopra descritti.

Ricevuta di pagamento per iscrizione alla P2

Proprio in merito all’ordinamento giudiziario,

le modifiche più urgenti investono:

a) la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati;
b) il divieto di nominare sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari;
c) la normativa per l’accesso in carriera (esami psico-attitudinali preliminari);
d) unità del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione – articoli 107 e 112 ove il P.M. è distinto dai Giudici);
e) responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del P.M. (modifica costituzionale);
f) istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e connessi pericoli ed eliminando le attuali due fasi d’istruzione;
g) riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale);
h) riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile;
i) esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di funzioni in possesso di particolari requisiti morali;

3) Ordinamento di altri organi istituzionali
 a) Corte Costituzionale: sancire l’incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive od in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attittive (che trasformano la Corte in organo legislativo di fatto);
 b) Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l’ineleggibilità ed eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
 c) Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini secondo criteri geoeconomici più che storici.

4) GOVERNO.
 Sui numerosi provvedimenti inerenti l’ordinamento del governo (alcuni interessanti, altri condivisibili, molti altri meno) vale la pena ricordare:
a) modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso l’elezione del successore;
b) modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualità di parlamentari;
c) riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari.

5) PARLAMENTO.

a) nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco), riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.);
b) modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo Ministro) ed al Senato preponderanza economica (esame del bilancio);
c) stabilire norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali, regionali e comunali (modifica costituzionale);
d) stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;

6) MEDIA e INFORMAZIONE.
Nei confronti della stampa occorrerà:
 a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
 b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
 c) coordinare molte TV via cavo con l’agenzia per la stampa locale;
 d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna
[...] Altro punto chiave è l’immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese.

7) SINDACATI.
 Per quanto concerne i sindacati la scelta prioritaria è fra la sollecitazione alla rottura, seguendo cioè le linee già esistenti dei gruppi minoritari della CISL e maggioritari dell’UIL, per poi agevolare la fusione con gli autonomi in una libera confederazione, oppure, senza toccare gli autonomi, acquisire con strumenti finanziari di pari entità i più disponibili fra gli attuali confederali allo scopo di rovesciare i rapporti di forza all’interno dell’attuale trimurti (CGIL-CISL-UIL).
Sono previste:
 a) L’eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (salvo 2 giugno – Natale – Capodanno e Ferragosto) da riconcedere in un forfait di 7 giorni aggiuntivi alle ferie annuali di diritto.
 b) L’unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico ente di sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi attuali.

Già contemplate dalla “Riforma Sacconi”, sono state messe in pratica da Elsa Fornero, la maestrina tecnica del Governo Monti.

8) SCUOLA e ISTRUZIONE.
 Il rimedio consiste: nel chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio = posto di lavoro; nel predisporre strutture docenti valide; nel programmare, insieme al fenomeno economico, anche il relativo fabbisogno umano; ed infine nel restaurare il principio meritocratico imposto dalla Costituzione.
In proposito il “piano” prevede altresì: l’abolizione della validità legale dei titoli di studio (per sflollare le università e dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola che attui i precetti della Costituzione).

misfits

A suo tempo, la “Rinascita democratica” era stata entusiasticamente sottoscritta da un nutrito esercito di generali felloni e non pochi golpisti, torturatori argentini, vecchi reduci di Salò e neo-fascisti di ogni risma, la quasi totalità dell’apparato industriale e dei “servizi di sicurezza” militari, funzionari di Polizia, ufficiali dei Carabinieri e della GdF, sindacalisti della Cisl e parecchi arnesi politici molti dei quali passati poi a “Forza Italia”… e pure alla scomparsa IdV.
La comune Loggia di appartenenza, secondo l’emulo brianzolo di Al Capone, “raccoglieva gli uomini migliori del Paese”.

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