Non bastava l’infiorata di svastiche e celtiche che già infarciscono ad libitum i nostri stadi di calcio ad ogni partita. No, adesso ci mancava anche l’esibizionismo militarista dell’imperialismo turco in parata, col suo tronfio travestitismo kitsch per le coreografie da antico ottomano del sultano!
Provocazione lampante di flagrante arroganza, e patente propaganda di regime, dinanzi ad un’Europa divisa, prona nell’alcova del tracotante Sultano, mentre gattona a brache calate, dinanzi alla strafottenza dei ricatti di un ringalluzzito sciovinismo ottomano, dopo aver perso anima, corpo, coraggio, dignità, e finanche qualcos’altro..! Ma davvero dobbiamo sorbirci anche questa merda qua, senza colpo ferire?!? E c’era pure ‘qualcuno’ che questi qui voleva fortissimamente farli entrare nella UE dalla porta principale, mentre ancora resta da capire cosa cazzo c’entri la Turchia con l’Europa e coi suoi supposti ‘valori’! Valori dei quali si fa apertamente beffa, mentre reclama il pizzo di stato come un brigante qualunque, quale moderno tributo da versare ad un antico nemico, che ora pensa davvero di usare qualche milione di profughi come potenziale bomba demografica, da far implodere ai porosi confine del fradicio confino europeo dinanzi alle sue tremebonde cancellerie. E ce li coccoliamo fin dentro casa i nuovi lupacchiotti grigi, che si fregiano (a torto) di discendere direttamente dalle orde mongole di Gengiz Khan e Tamerlano, mentre fantasticano di nuove prese di Costantinopoli, o pensano davvero di riportare i giannizzeri sotto le mura di Vienna! Davvero, a volte, uno si ritrova nell’anacronistica assurdità di rimpiangere niente meno che lo spirito di un Sobieski o di un Eugenio di Savoia, se l’alternativa è la pavidità parolaia di un’unione di amebe, tanto è lo schifo (non ci sono altre parole) per definirne la penosa inconsistenza.