Un coglione è per sempre. Puoi elevarlo ai più alti scranni, facendolo assurgere agli onori di cariche quasi sempre immeritate; perché un coglione, ancorché tale, può rivelarsi insolitamente utile, se manovrato a distanza. Ma per sua intrinseca natura si rivelerà sempre per ciò che è: immutabile, nello sfoggio distintivo di un’identità impermeabile ad ogni mutamento; imperturbabile, nell’inscalfibile riproposizione della propria minchioneria siderale, che fa tendenza su coazione a ripetere. Cambiano le situazioni, mutano contesti e dinamiche, ma lui rimane sempre uguale a se stesso. Il coglione è simile ma non del tutto identico al suo parente più prossimo, l’Imbecille, da cui sembra differenziarsi per una certa ingenuità, che lascerebbe presupporre un’innocenza d’animo che in realtà quasi mai possiede. Rispetto all’impettito cugino, il coglione di solito manca della supponenza e della tronfia arroganza che in genere contraddistingue l’imbecille all’apice della sua espressione. Ma recupera in fretta. Basta promuoverlo ad incarichi che non merita assolutamente, investendolo di responsabilità immensamente più grandi di lui (ci vuol poco) e che non è assolutamente in grado di gestire. Quando il Coglione si fonde con l’Imbecille, secondo le leggi fondamentali della stupidità, quasi sempre fa danni immensi dei quali di solito ci si accorge sempre troppo tardi, a situazione irreversibile ed irrecuperabile. Nel breve o sul lungo periodo se ne sconta sempre il prezzo. Un imbecille pericoloso è quello che arma uno stato contro l’altro, si schiera attivamente con una delle parti in conflitto, garantendo forniture infinite di ordigni bellici sempre più sofisticati, dispensati a titolo gratuito. Poi promuove il bombardamento del territorio e delle infrastrutture di uno dei due belligeranti, con le armi che ha gentilmente regalato svuotando i propri arsenali, nella “speranza” che il beneficiato ne faccia un “uso responsabile”, salvo poi negare l’escalation e di essere parte più che attiva nel conflitto, per quello che a tutti gli effetti è una dichiarazione di guerra, ritrovandosi in tutto e per tutto coinvolto (ma senza armi, perché le sue le ha regalate), e quindi pensare davvero (o sperare) che la cosa non comporti ritorsioni con conseguenze catastrofiche. Caso più unico che raro di stupidità suprema, in cui è difficile stabilire dove l’Imbecille lascia il passo al Coglione e viceversa. Imbecille pericoloso è lo stesso che organizza una “conferenza di pace”, dove viene invitato solo uno dei due belligeranti con tutti i suoi munifici supporters per procura, decidendo la fornitura di più armi e l’intensificazione delle operazioni belliche con l’estensione delle aree del conflitto e chiamare tutto ciò “pace”. Ma qui siamo in piena distorsione orwelliana, su disagio psichico diffuso. Imbecilli sono i Sonnambuli che hanno deciso di trascinare un intero continente verso la terza guerra mondiale (presumibilmente entro il 2025), per puntellare le pretese egemoniche di un impero in declino. È l’ultimo regalo tossico di un’oligarchia di cariatidi che ha deciso di immolare un’intera generazione (dopo averle rubato il futuro), per un posto in qualche consiglio d’amministrazione del complesso militare-industriale. E peccato solo che agli immondi gazzattieri a libro paga di regime, un pugno di cialtroni prezzolati, imboscati a 20 anni per sfangare il servizio di leva, ma che si sono scoperti strateghi a 60 anni, promossi a generale direttamente sul divano di casa, non riescano a creare il necessario climax bellico tra una popolazione riottosa. Al confronto, i suscettibili coglioni che hanno fatto della crapula la dimensione pubblica della propria esistenza, e dell’uso strumentale delle querele la miglior difesa di casta, sono il male ‘minore’ nonostante i costi spropositati che comunque comporta il mantenimento del Circo Barnum, dove possano esibirsi questi fenomeni da baraccone con tanto di carrozzoni al seguito. Un coglione esoso è quello (ma è una Lei) che spende quasi un miliardo di euro, per deportare un migliaio di immigrati in Albania (per dare l’illusione ai razzisti che la votano di avere il potere magico di far sparire i negri dal cortile di casa), ma poi si fa rifilare 500 “clandestini” dagli USA, in una partita di giro in una indecente triangolazione transoceanica. Così, tanto per leccare il culo di un vecchio Potus ed acquisire crediti di merito come miglior ruffiano di corte. O forse era solo il ticket implicito da pagare per riportare in patria un ergastolano omicida, accolto con tutti gli onori come fosse un eroe della patria. La Nazzzione sentitamente ringrazia. Mi raccomando: continuate a votarli, coglioni!
Hit Parade del mese:
01. A VOLTE RITORNANO
[23 Mag.] «Il ricordo malato della morte di Falcone. In quei giorni non c’erano solo le stragi dei corleonesi, ma anche un altro tipo di bomba, quella lanciata dal pool Mani Pulite.» (Tiziana Maiolo, la Riformista)
02. CHIEDIMI SE SONO FELICE
[18 Mag.] «Un modo per verificare il benessere animale in una azienda agricola è “chiederlo” direttamente a loro. Se si avvicinano all’uomo senza timore significa che lo considerano un loro amico.» (Francesco Lollobrigida, Coldiretto)
03. L’ULTIMA CENA
[17 Mag.] «Quante guerre non ci sarebbero state, di fronte a cene bene organizzate!» (Francesco Lollobrigida, l’Oste)
04. SONO GIOIE
[23 Mag.] «Per fortuna quest’anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e non il Nord, in particolare la Sicilia, e per fortuna le zone dalle quali lei proviene, ma che producono un valore del vino eccezionalmente rilevante.» (Francesco Lollobrigida, Portafortuna)
05. FACCIO COSE, RISOLVO PROBLEMI
[24 Mag.] «Ogni giorno mi alzo per risolvere problemi, voglio lasciare qualcosa» (Giorgia Meloni, Ms Wolf)
06. IL BOCCHINO QUOTIDIANO
[22 Mag.] «Giorgia è il brand della ripresa dell’Italia.» (Italo Bocchino, Omen Nomen)
07. VANNACCI SUPERSTAR (I)
ROSSO MALPELO
[11 Mag.] «I capelli rossi non sono normali.» (Roberto Vannacci, Anormale)
08. VANNACCI SUPERSTAR (II)
I NEGRI PUZZANO
[03 Mag.] «Le persone di colore puzzano in modo diverso da noi.» (Roberto Vannacci, Verace)
09. VANNACCI SUPERSTAR (III)
E ZIO ADOLFO, NO?!?
[13 Feb.] «Mussolini? Confermo: uno statista come Stalin e Kennedy.» (Roberto Vannacci, fangirl)
10. VANNACCI SUPERSTAR (III)
BDSM
[15 Feb.] «Ilaria Salis tenuta legata mani e piedi? Una procedura comune a tantissima organizzazioni giudiziarie, non può essere demonizzata. Non mi infastidisce vederla in quel modo.» (Roberto Vannacci, il Master)