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(180) Cazzata o Stronzata?

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Classifica FEBBRAIO 2024”

“O tu santo Manganello
tu patrono saggio e austero,
più che bomba e che coltello
coi nemici sei severo.
O tu santo Manganello
di nodosa quercia figlio
ver miracolo opri ognor,
se nell’ora del periglio
batti i vili e gli impostor.
Manganello, Manganello,
che rischiari ogni cervello,
sempre tu sarai sol quello
che il fascista adorerà.”

53.833.736 persone identificate durante il solo 2023, nell’ambito delle ordinarie operazioni di “controllo del territorio”; schedatura di massa di comuni cittadini e fotosegnalamento in occasione di manifestazioni o raduni (che siano la deposizione di un mazzo di fiori in luogo pubblico, l’esposizione di uno striscione di protesta sul proprio terrazzo, o esclamare “Viva l’Italia antifascista”), con inserimento delle generalità personali nel database dei Ministero dell’Interno, in assenza di qualsiasi azione penale o fattispecie concreta di reato.
Estensione della custodia cautelare negli istituti minorili per violazione della legge sugli stupefacenti, inserita tra le “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.
10.000 persone detenute in più, oltre la capienza regolamentare delle carceri, con gravi carenze igienico-sanitarie delle strutture per sovraffollamento.
157 detenuti deceduti in regime detentivo durante il 2023 (dall’inizio del 2024 sono già 48 le morti in carcere), per non meglio specificate “cause naturali”, che vanno dal generico “malore” al “collasso” per arresto cardiocircolatorio, con l’ingiunzione del massimo riserbo per ragioni giudiziarie da parte dell’Autorità competente.
Revisione del reato di tortura, limitando le responsabilità di chi commette atti violenti ai soli casi nei quali vi sarebbe una intenzionalità specifica e reiterata nella condotta.
Contrazione della partecipanza attiva e pesanti limitazioni al diritto di sciopero, con estensione della precettazione d’urgenza a discrezione governativa.
Pestaggio legalizzato di studenti e repressione generalizzata delle proteste, con inasprimento delle sanzioni (contro gli studenti) e l’introduzione di “corsi di manifestazione per i ragazzi” a cura del Governo (!).
Divieto di manifestazione per “ragioni di moralità”.
Introduzione del DASPO interdittivo per quanti dovessero rilasciare dichiarazioni ritenute “politiche”, senza esplicita autorizzazione concordata, in trasmissioni del “servizio pubblico”, che non dovessero essere gradite alla maggioranza di governo (o a qualche ambasciatore straniero, che pretende di comandare a casa altrui).
Criminalizzazione sistematica di ogni forma di dissenso.
Per fortuna siamo nell’Italia della Meloni, mica nella Russia di Putin!

Hit Parade del mese:

01. STOP GENOCIDE!

[17 Feb.] «La Rai deve adeguatamente punire Ghali e vedremo come lo farà. Se potrà partecipare o no a Sanremo l’anno prossimo, lo deciderà la Rai, che comunque deve fare qualcosa. Quello che ha compiuto Ghali è l’atto più illiberale che ci sia perché ha fatto una cosa del genere senza alcun contraddittorio.
Che coraggiosi ‘sti partigiani: dicono la loro a 15 milioni di persone e poi se ne vanno. Così vediamo le sede Rai massacrate e l’ad Sergio sotto scorta. Se avessimo evitato quel cammeo di Ghali, probabilmente qualcosa di meno sarebbe successo e questi dei centri sociali non se la sarebbero presa così tanto con la Rai. Ghali dica quello che vuole dire in una canzone, come lo diremmo tutti. Visto che sono così bravi questi artisti, che lo dicano nelle canzoni..»
(Alessandro Morelli, immancabile nazi-leghista)

02. LA FUNZIONE DELL’INTELLETTUALE

[14 Feb.] «Non dedicherei mai una via alla scrittrice Michela Murgia, perché voleva insegnare agli altri cosa dovevano pensare.»
(Paolo Truzzu, un altro fascista)

03. SCHERZI A PARTE

[08 Feb.] «A Sanremo invitino Umberto Smaila per parlare delle foibe.»
(Ignazio La Russa, una garanzia!)

04. ECCO APPUNTO!

[09 Feb.] «Se ogni cinque anni dobbiamo avere un duce allora voglio essere io.»
(Stefano Bandecchi, Macchietta fascista)

05. MEGLIO LE CATENE CHE A CENA CON BOCCHINO!

[01 Feb.] «Di certo io con Ilaria Salis non ci andrei mai a cena insieme, è una che gira con il manganello retrattile nella borsa, va nelle manifestazioni a fare casino, è un’esagitata!»
(Italo Bocchino, il pacato garantista)

06. CARENZA D’AFFETTO

[10 Feb.] «Io registro molto consenso per il lavoro svolto e penso che le polemiche arrivino più da pezzettini di Parlamento in cerca di notorietà che dagli agricoltori. A Berlino, alla fiera più importante dell’ortofrutta mondiale, c’erano 493 imprenditori italiani e tanti volevano farsi la foto con me.»
(Francesco Lollobrigida, il Cognato d’Italia)

07. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (I)
L’ALTRA OPPOSIZIONE

[03 Feb.] «In quello spazio di sopravvivenza morale che rimane Rai3 intorno all’ora di cena, è tornato Pif.»
(Antonio Dipollina, fuori catalogo)

08. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (II)
LA NOTTE DEI MORTI DEMENTI

[13 Feb.] «Non è affatto vero che Biden è rimbambito.»
(Francesco Merlo, Lucidissimo pure lui)

09. LO STATO DEL GIORNALISMO IN ITALIA (III)
LA SPECTRE PUTINIANA

[13 Feb.] «Una convergenza di interessi fra Trump e Putin si salda a chi soffia sul fuoco della protesta dei trattori.»
(Massimo Franco, altro giornalaio)

10. COSE DELL’ALTRO MONDO

[15 Feb.] «Il dialogo tra Meloni e Schlein sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre, sembra incredibile, ma lo dobbiamo in gran parte al dibattito generato dalle dichiarazioni di Ghali e Dargen D’Amico.»
(Roberto Saviano, Prezzemolino)

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