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(184) Cazzata o Stronzata?

Classifica GIUGNO 2024”

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Ogni tanto qualche commentatore “liberale” (quei vecchi palloni gonfiati di ipocrisia e conformismo reazionario, che fluttuano nel vuoto pneumatico della loro autoreferenzialità, lappando la ciotola del padrone di turno) simula il proprio stupore, meravigliandosi di come i Fascisti d’Italia siano proprio fascisti.
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In verità lo sono sempre stati. Lo erano anche prima di occupare gli scranni di governo, coi loro scalcinatissimi manipoli di famigli e casi umani, che il fascismo non l’hanno mai rinnegato ed anzi non perdono occasione per rivendicarne l’eredità, con le tante cose buone che il Buonanima ha fatto per la Nazzzione.

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In genere funziona così: ogni giorno viene inoculata una nuova dose di fascismo rigenerato, all’interno di una società sempre più sfilacciata e recettiva al veleno originale… Così, tanto per vedere l’effetto che fa e saggiare la resistenza (sempre più scarsa) degli anticorpi, presenti in un tessuto democratico sempre più labile. Image may be NSFW.
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Quindi aumentare la somministrazione in assenza di reazione, consolidando il processo di mitridatizzazione fino a renderlo irreversibile. Una volta intossicato l’intero organismo, la differenza sarà impercettibile e la mutazione completa, riabilitando in pieno ciò che prima era impresentabile, o comunque non opportuno esibire in modo troppo sguaiato, per una mera questione di stile.

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 Che poi la Casa del Fascio, lassù nella spelonca fantasy di Colle Oppio per nazi-bimbiminkia, dove la Pesciarola e le sue bande nere sono cresciute e si sono formate politicamente, fosse una palestra di fascismo applicato e vissuto, per prassi consolidata, ha sempre costituito una di quelle evidenze lapalissiane a chiunque, tranne che ai nostri zelanti cani del potere. In fondo, sono gli stessi degnissimi eredi di quella stessa classe liberale (e padronale) che, dinanzi alle violenze eversive dello squadrismo dilangante, nel 1924 corsero in massa a candidarsi nel listone nazionale fascista e che dopo il delitto Matteotti non persero occasione di confermare il loro voto di fiducia al Governo Mussolini, salvo dissociarsene a guerra perduta per riciclarsi nel nuovo regime democristiano.

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Del resto, Puffetta nera, ossigenata emulo nostalgico del ventennio che fu, molto sta facendo per i ricchissimi e la turbo-finanza del libero capitale; non c’è lobby economica, potentato industriale, gruppo bancario, comitato d’affari, o corporazione (im)prenditoriale, che non abbia ricevuto la sua succulenta libbra di carne, asportata direttamente dal corpo vivo della nazzzione, per confermare antichi privilegi e creare nuove rendite di posizione. Va da sé che una delle destre più retrive d’Europa, imbevuta di nostalgie e revanchismi fascistoidi, venga comunemente chiamata “centrodestra moderato”. E forse è anche giusto così, visto che ormai le differenze sono indistinguibili (nel senso che il fenomeno è prevalente).

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Soprattutto, nel sempre più mortifero consesso coloniale di protettorati atlantici e ubbidienti stati clienti dell’Impero in guerra permanente su procura (per ora), la Pesciarola di Colle Oppio, per motivi di sopravvivenza politica e legittimità democratica, ha capito benissimo qual’è la parte “giusta” con la quale stare, rivendicando ad ogni occasione il proprio atlantismo viscerale ed adesione incondizionata agli ukase della NATO, elevata ormai a fonte imprescindibile ed unica di diritto, che travalica Costituzioni e Parlamenti, per assurgere ad entità immanente ed onnipervasiva nella sua metafisica presenza.

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 E tanto basta per rassicurare i nostri neo-liberali à la carte, sempre pronti a vendersi un tanto al kg, laddove sia disponibile una qualche lucrosa poltrona dove parcheggiare le altezzose terga. Quindi, fintanto che saranno funzionali al (loro) Sistema ed ai suoi meccanismi di potere, i fascisti (ancor meglio se ripuliti) andranno benissimo. Tra utili idioti ci si intende sempre.

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Poi certo, alla base di un irredimibile complesso di inferiorità, nella necessità di elevarsi oltre i truci bifolchi nostalgici che costituiscono il nerbo storico della falange nera, levandosi da dosso il puzzo di orbace, non mancano i tentativi (peraltro raffazzonati) di darsi un qualche spessore culturale, spesso con risultati imbarazzanti nella miseria tragicomica dei bombastici protagonisti dalle improbabili velleità intellettuali. Nei suoi circoletti ristretti, questa è gente ossessionata dal titanismo di un gigante del pensiero come Antonio Gramsci, vivendo la cosa con frustrazione ed invidia. Image may be NSFW.
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Hanno capito benissimo che il consolidamento del loro potere passa attraverso il controllo delle menti e la costruzione di un modello culturale pervasivo su preminenza di pensiero. Tuttavia, quello che sfugge loro è il fatto semplice, ma difficile da accettare, che la cosiddetta egemonia culturale non si costruisce occupando manu militari le istituzioni democratiche di un Paese, imponendo una visione ristretta a poche battute su variante degli slogan staraciani, ma è frutto di duro studio, credibilità didattica, e prestigio morale derivante da una solida preparazione. Tutte cose in cui gli aspiranti intellettuali organici alla destra del duce difettano per limite naturale ed ignoranza congenita. Quando ci provano, gli esiti sono esilaranti come il macchiettistico Image may be NSFW.
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giornalaio napoletano prestato al nuovo Minculpop, che ha seri problemi con la geografia, scambia Tolomeo con Galileo Galilei ed il viaggio Cristoforo Colombo con la spedizione di Ferdinando Magellano, inanellando figure di merda in serie che passano totalmente inosservate in un terrificante paese di analfabeti funzionali.

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Ed è proprio questa la fortuna di gente ridicola, che alterna la farsa alla tragedia.

Hit Parade del mese:

01. VENETO, PROVINCIA DELL’ALABAMA

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[05 Giu.] «I matrimoni misti favoriscono i terroristi.»

(Elena Donazzan, nazileghista)

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02. INDOVINA CHI

[20 Giu.] «Qualcuno in passato diceva “tanti nemici, tanto onore”.»
(Matteo Salvini, il duce della pedemontana)

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03. IMMANCABILE

[20 Giu.] «Mussolini ha fatto anche cose buone.»
(Italo Bocchino, esperto della materia)

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04. SURPRISE!

[04 Giu.] «La Lega sarà la più bella sorpresa di queste europee.»
(Matteo Salvini, Portafortuna)

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05. PONSACCO REGNA!

[24 Giu.] «L’ho detto anche prima, per la prima volta nella storia abbiamo vinto a Ponsacco. In alcuni comuni abbiamo perso, penso a Perugia, a Firenze, a Bari, ma tra primo e secondo turno abbiamo vinto in tanti comuni, anche in comuni dove da 80 anni governava la sinistra, penso a Gubbio e Ponsacco.»
(Matteo Salvini, il Trionfatore)

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06. IL BELLO DELLA POLITICA

[01 Giu.] «Io, Brad Pitt della politica, attaccato perché sex symbol. Forza Italia mi voleva, ma io sono lo Javier Zanetti della Lega.»
(Angelo Ciocca, Sexy Doll)

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07. LO SBARCO DI LOMBARDIA

[06 Giu.] «Oggi è una giornata storica, importantissima, perché 80 anni fa, proprio il 6 giugno, 150 mila uomini sbarcarono in Lombardia.»
(Domenico Marocchi, giornalista professionista)

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08. SEMPRE PER QUELLA COSA DELL’EGEMONIA CULTURALE…

[24 Giu.] «Colombo voleva raggiungere le Indie circumnavigando la Terra sulla base delle teorie di Galileo Galilei.»
(Gennaro Sangiuliano, l’Intellettuale)

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09. LA TOPPA PEGGIO DEL BUCO

[25 Giu.] «Quello di Sangiuliano è il classico lapsus di chi legge troppi libri.»
(Alessandro Giuli, altro intellettuale gramsciano)

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10. SODDISFAZIONI GRANDI

[25 Giu.] «Oggi abbiamo inaugurato Cestò, il nuovo cestino di Roma Capitale, uguale in tutta la città. Ne installeremo da qui a dicembre 18mila, triplicandone il numero attuale, dal centro alla periferia. Sono cestini più belli, sostenibili e capienti. Provvederemo alla differenziazione a valle del rifiuto, prevalentemente secco, che ci aiuterà anche a migliorare la differenziata. I #Cestò hanno anche il codice a barre e sono georeferenziati..»
(Roberto Gualtieri, Imbarazzo Capitale)

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