“Classifica OTTOBRE 2024”
Se c’è un cosa che davvero definisce quel calderone di pulsioni reazionarie premoderne ed interessi privatistici particolarissimi, messi a ribollire in un amalgama fascistoide nemmeno troppo nascosto, tra umori sanfedisti, individualismo becero, ed edonismo sguaiato all’insegna del menefrego, che si fa chiamare “centrodestra italiano” (è Destra estrema all’ennesima potenza, ma vabbé facciamo finta di crederci), è l’ossessione che gli assatanati manipoli di ex missini hanno per la “Cultura”.
Evidentemente credono si tratti di qualcosa da mangiare in qualche sagra paesana dedicata, come un prodotto DOP da valorizzare nella filiera agro-alimentare; o forse un fortino da espugnare, una trincea da conquistare, come forse è più consono all’immaginario dei camerati con la camicia nera sotto il doppiopetto. Perché, poveri ciccini, non hanno ancora capito che la Cultura non è un oggetto da possedere, non è una poltrona da conquistare, o uno scranno da possedere come spoglia di guerra, ma un “patrimonio di cognizioni e di esperienze acquisite tramite lo STUDIO”, che presuppongono “una specifica preparazione in uno o più campi del sapere“. E come si sa, lo Studio è fatica, impegno, dedizione, approfondimento critico. E questa è gente che non ha certo tempo da perdere coi libri… al massimo si fa fare una sintesi del Bignami… Gli piacciono i titoli ed i blasoni, per titolare la propria assoluta irrilevanza nella patetica insipienza della propria ignoranza. Ma a prendersi una laurea non ci pensano proprio. Tanto in un paese di mitomani narcisisti essere chiamati “dottore” non si nega a nessuno.
Fenomeno più antropologico che culturale, quando non psicopatologico, questi sono convinti che per costruire la famosa “egemonia culturale” basti occupare istituzioni e cadreghe (o magari essere amichetti della sorella giusta), così che il resto venga da sé e che l’intera società verrà pervasa dal nuovo corso su promanazione psichica, per misteriosa derivazione metafisica, ed acquisite come verità di fede. Un tempo si chiamava “Mistica fascista“… non per niente si sentono “rivoluzionari”, perché stanno facendo la storia a colpi di onanismi, dopo decenni di pugnette nelle cripte di Colle Oppio. E siccome la loro esperienza ‘culturale’ non va oltre i rituali nostalgici di fascistissima memoria,
insufflati di mitologie fantasy saccheggiate da Ende e J.J.R.Tolkien a colorire i raduni dei fu giovani camerati, pensano davvero che questo amarcord comunitarista in nero costituisca davvero una biografia estesa in cui possa riconoscersi la Nazione, come se gliene fregasse qualcosa a qualcuno della rievocazione loro comarelle adolescenziali.
Hit Parade del mese:
01. SE QUESTO È UN MINISTRO
[30 Ott.] «Ennesima sentenza antitaliana da parte di un giudice comunista!
Per carità, siamo in democrazia e nel 2024 tutti hanno diritto di sentirsi comunisti… Per me è un po’ fuori dal tempo però ognuno crede nelle idee che ritiene.
[…] Signor giudice, e non è una citazione né di Vecchioni né di De André, lo dico col massimo rispetto: se sotto la tua toga hai la bandiera rossa, togli la toga e cambia mestiere, candidati con Rifondazione Comunista, perché non puoi non applicare le leggi che governo e il parlamento fanno per difendere i confini e la sicurezza dei cittadini italiani. Troppe sentenze ormai impediscono ai politici eletti dai cittadini di fare quello che i cittadini si aspettano e quindi non è un problema di libertà, liberissimi di essere comunisti, siete una minoranza sugli oltre 9mila magistrati, per fortuna, però una minoranza che fa il male dell’Italia e degli italiani perché quei clandestini, quegli irregolari, quei delinquenti che spesso ci impedite di espellere se poi rimangono in Italia a spacciare, a rapinare, a stuprare e a uccidere chi devono ringraziare gli italiani per questo servizio? Quindi signor giudice, se si sente comunista libero di esserlo, si tolga la toga, si candidi alle elezioni, cambi mestiere.»
(Matteo Salvini, l’Eletto)
02. ARTICOLO 68: “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni“
[28 Ott.] «Quando si parla di un deputato o di un senatore, tutelati dall’art 68 della Costituzione, si devono usare toni rispettosi.»
(Federico Mollicone, filosofo creativo e costituzionalista mancato)
03. MAFIA ROSSA
[18 Ott.] «Le elezioni in Emilia-Romagna non sono competizioni libere, perché questa sinistra controlla il territorio in modo capillare il tessuto produttivo ed economico della regione, con un sistema che non ha niente da invidiare ad alcune organizzazioni del Sud Italia, non dico quali per non beccarmi una querela, ma lo fa anche inoculando la paura nei cittadini..»
(Stefania Craxi, la figlia del ladrone)
04. LA VOCE DEI PADRONI
[26 Ott.] «Il futuro è il nucleare.»
(Emanuele Orsini, Filantropo)
05. ZITTI E CIECHI
[31 Ott.] «Ho avuto l’impressione che Israele sia pronta a lasciare la pressione militare su Gaza e a consentire il ripristino della normalità.»
(Guido Crosetto, il Compare)