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(176) Cazzata o Stronzata?

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Classifica OTTOBRE 2023″Mentre l’incendio divampa sospinto dai venti di guerra, col solito corollario di pennivendoli a gettone, che marciano con lo scolapasta in testa e la penna inastata sul fuciletto di latta, soffermarsi sulle miserie di casa nostra ha qualcosa di ancor più grottesco. Non che negli altri paesi (“nazioni”, secondo il nuovo vocabolario fascio-sovranista dell’Anno I) le cose vadano meglio, anzi! Ognuno ha i pagliacci che si merita, ma in Italia c’è sempre quell’inconfondibile tocco di minchioneria in più che fa la differenza, laddove il gaglioffo si incontra col cialtrone per entrare nel mito irriducibile dell’Arcitaliano.
“Familismo amorale”. Un fiero conservatore come Edward C. Banfield aveva un bello scrivere sulle “basi morali di una società arretrata”, facendo dell’Italietta reazionaria degli Anni ’50 un caso di studio accademico. Probabilmente, ad oltre mezzo secolo di distanza, neanche Banfield avrebbe sospettato che le Montegrano della provincia più profonda sarebbero diventate il modello predominante di un’intero sistema-paese, avvitato nel suo sottosviluppo endemico, divenendo prassi ordinaria di governo dove l’ethos comunitario ristretto alla sua compenente clanica assume una dimensione tribale, nella sua natura essenzialmente pre-moderna, con lo scopo primario di “massimizzare unicamente i vantaggi materiali di breve termine della propria famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo“.
All’atto pratico, si tratta di un nucleo di potere circoscritto su base familistica, in cui si mescolano l’eterno ur-fascismo dell’italico cetomediume piccolo borghese ed il provincialismo millantatore dei tanti Nando Mericoni in circolazione, amalgamandosi con tutti quei pregiudizi cognitivi alla base del falso consenso e del cospirazionismo d’accatto su vittimismo indotto, che fanno dell’esecutivo meloniano materia di indagine psicosociale più ancora che politica.
Ed ha un bell’agitarsi l’indeclinabile presidente mignon, spumando bile, quando (tutta intrucidita in quella che gli estimatori del genere conoscono come versione “ministronza”) adombra complotti immaginari e surreali vendette trasversali contro la sua famiglia allargata, nell’intrinseca incapacità di comprendere come l’anomalia che rende debole l’intero schema su cui si regge il suo potere è proprio la personalizzazione estrema dello stesso, per una compagine che non va oltre il tinello di casa. Perché è ovvio che se nomini tua sorella a capo della segreteria di partito, promuovi il cognato scemo a ministro, mentre al tuo piacionissimo compagno zazzerato viene affidata la conduzione di programmi tv sulle reti amiche, la tua base di potere non potrà che essere marginalizzata al proprio perimetro domestico, con tutti i limiti e le debolezze del caso.
“Bello come er sole”. Già l’agiografia dell’aspirante statista in formato bonsai non aveva portato fortuna al povero (ed ormai mitologico) ex first gentleman, ritratto mentre raccatta bucce di banana e suda freddo dinanzi alla carta dei vini al ristorante, frugando nel borsellino!
Le “giambrunate” con cui ci ha abituato questa parodia vivente di un “Un sacco Bello” hanno fatto il resto, nell’incontinente esuberanza di un garrulo bambolotto di lattice con la chioma cotonata, che sgambetta strizzato nei suoi completini attillati mentre tutto giulivo si smucina il pacco, discettando di threesome e corna vissute.
Tipico esemplare di maschio italico da “Vitelloni” felliniani, a vederlo, sembra una copia inquietante di PSY coi capelli!

“Stampa gialla”. Che la qualità dell’Informazione in Italia sia a livelli infimi, è un’evidenza difficilmente contestabile, nell’appagato servaggio prezzolato di imbonitori interscambiabili da salotto, sempre schierati dalla parte del più forte, là dove meglio paga il padrone di turno, ed ormai specializzati in veline di regime e compilazione di liste di proscrizione, nel compiaciuto maccartismo di ritorno che contraddistingue i fanatici opportunisti ed i servi zelanti. Da sempre, le schedature dei sovversivi veri o potenziali sono una grande passione affinata nel tempo fin dai bei tempi mai tramontati dell’OVRA, passando dal dossieraggio dei servizi deviati e nobili associazioni di galantuomini come la P2, fino alle videoschedature in assenza di qualunque reato delle nostre solerti “forze dell’ordine”, che poi le passano sottobanco a questo o quel politico amico, comportandosi a tutti gli effetti come una milizia di partito.
In quanto ad usi impropri della carta igienica, come sempre, si distinguono nel mazzo già infimo di suo, le edizioni italiane del Der Stürmer e del Völkischer Beobachter, meglio conosciute tra gli appassionati di coprofilia come “Libero” e “Il Giornale”; quest’ultimo specializzato nel setaccio compulsivo di ogni reato ascrivibile a carico di “immigrati” e “stranieri”, per quella che può essere a livello di rubrica definita come: “Il negro del giorno”.
Del resto, ogni nazione ha i Vannacci che si merita.
E che questo fosse un paese dalla miserabile spregevolezza lo sapevamo già, anche se stupisce sempre constatare quanto in basso sia scivolato…
Un molosso precipita da una finestra colpendo una ragazza incinta. La gente corre a soccorrere il cane morto, mica la ragazza!

Hit Parade del mese:

01. COSTITUZIONE ITALIANA (Art.36): “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

[19 Ott.] «Il CNEL ha indetto una selezione rivolta a giovani ricercatori e studiosi che, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, siano interessati a svolgere studi e ricerche, anche di natura campionaria, interdisciplinare e comparata, sui seguenti temi:
dinamiche retributive, contratti e condizioni di lavoro;
dinamiche del mercato del lavoro e sue trasformazioni;
politiche attive del mercato del lavoro e politiche di inclusione dei gruppi svantaggiati;
fabbisogni professionali e produttività del lavoro;
mercato del tempo di lavoro e mercato delle professionalità;
contratti collettivi e contrattazione nazionale;
incentivi economici e normativi all’occupazione;
salute e sicurezza sul lavoro;
lavoro autonomo professionale, accesso alla professione ed equo compenso;
intelligenza artificiale, nuove tecnologie e impatto su mercato e rapporti di lavoro;
integrazione tra scuola, università e lavoro;
welfare contrattuale e bilateralità.
Criteri prioritari per la selezione saranno: l’originalità e qualità del progetto di studio; le esperienze del proponente nell’ambito della ricerca con particolare riferimento alla partecipazione a dottorati di ricerca o la titolarità di assegni di ricerca o contratti di ricerca anche in apprendistato di alta formazione e ricerca.
I progetti di ricerca possono avere una durata variabile, di regola non superiore all’anno e in ogni caso non inferiore ai tre mesi. La collaborazione si intende a titolo gratuito.»
(Renato Brunetta, eccellenza italiana)

02. I CONDONI NON FINISCONO MAI

[28 Ott.] «Serve una pace edilizia»
(Matteo Salvini, Ministro della malavita)

03. LA GOCCIA E LA PIETRA

[20 Ott.] «Per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua.»
(Giorgia Meloni, er Sercio)

04. LA STATISTA BONSAI (I): Tutto fa brodo.

[08 Ott.] «Io ho avuto l’onore di vedere Giorgia Meloni nei vertici internazionali, vi assicuro che Meloni oggi è una star internazionale. Tutti ci vogliono parlare perché è considerata un elemento molto interessante e originale.»
(Mario Sechi, l’uomo con lo sguardo e la schiena dritta)

05. LA STATISTA BONSAI (II): il cagnolino di Biden

[24 Ott.] «Non c’è alcun premier mondiale che muova un dito se non prima di aver sentito la nostra presidente Meloni. In un anno il governo ha fatto tantissimo. In primis c’è l’autorevolezza internazionale che ha messo Italia al centro della politica.»
(Paola Frassinetti, addetta alla cuccia)

06. VAI A NOMADARE

[18 Agosto] «Ho il cuore gitano io.»
(Andrea Giambruno, un sacco bello)

07. NEGRI SUPERDOTATI

[19 Ott.] «I ragazzotti neri, anzi bisogna dire di colore adesso, forse alle donne piacciono perché hanno un’altra dote là sotto.»
(Fabiano Barbisan, leghista ovviamente)

08. DIAFANE VISIONI

[03 Ott.] «La Madonna mi è apparsa davanti la sorgente al golf parco di Roma.»
(Flavia Vento, la Pastorella di Grottarossa)

09. DATE UN COMPUTER A QUEST’UOMO!

[08 Ott.] «Assurdo ciò che accade nella MILANO di Sala. Questa sera, in PIENO CENTRO, mi hanno rubato il pc contenente importanti documenti e faldoni della mia attività da eurodeputato. Un DANNO a me E A TUTTA LA COLLETTIVITÀ. Beppe Sala che aspetta a dimettersi?»
(Angelo Ciocca, macchietta leghista da esportazione)

10. LA BARZELLETTA CONTINUA

[02 Ott.] «Intitoliamo il Ponte sullo Stretto a Silvio Berlusconi.»
(Antonio Tajani, imbonitore di governo)

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