Quantcast
Channel: Liberthalia
Viewing all articles
Browse latest Browse all 887

(179) Cazzata o Stronzata?

$
0
0

Classifica GENNAIO 2024”

“Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono, perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l’odore di letame non arriva.”

(Francesco Lollobrigida, 28/01/2024)

 Se non ci fosse già (non ci fa), bisognerebbe assolutamente crearlo. È il caso (umano) del mitico Lollo da Subiaco, il Cognato d’Italia che fa tenerezza, perché tutti in famiglia hanno almeno un parente così, non di rado acquisito, che svolge una fondamentale funzione sociale. Nella sua dimensione icastica costituisce infatti un rassicurante modello di paragone, fungendo da naturale misuratore di imbecillità interna al nucleo famigliare; agisce beneficamente sull’autostima di ciascun membro, poiché al confronto anche il più coglione dell’intero parentado potrà sentirsi intrinsecamente migliore. Certo a nessuno verrebbe mai in mente di affidare ad un tale campione qualsivoglia ruolo di rilievo. Ma si sa, quando il materiale a disposizione scarseggia, le vie della provvidenza sono infinite.
E il nostro imperturbabile eroe, nonostante l’agguerritissima concorrenza, possiede quel quid in più che fa la differenza, offrendo una straordinaria confutazione pratica delle tre tipologie inferenziali, a suo tempo postulate dall’immenso Umberto Eco, per illustrare la categoria:

«Dunque. Al mondo ci sono i cretini, gli imbecilli, gli stupidi e i matti.
Essere imbecille è più complesso. È un comportamento sociale. L’imbecille è quello che parla sempre fuori del bicchiere….
Lui vuole parlare di quello che c’è nel bicchiere, ma com’è come non è, parla fuori. Se vuole, in termini comuni, è quello che fa la gaffe, che domanda come sta la sua bella signora al tipo che è stato appena abbandonato dalla moglie….
L’imbecille è molto richiesto, specie nelle occasioni mondane. Mette tutti in imbarazzo, ma poi offre occasioni di commento. Nella sua forma positiva, diventa diplomatico. Parla fuori del bicchiere quando la gaffe l’hanno fatta gli altri, fa deviare i discorsi.
L’imbecille non dice che il gatto abbaia, parla del gatto quando gli altri parlano del cane. Sbaglia le regole di conversazione e quando sbaglia bene è sublime. Credo che sia una razza in via di estinzione, è un portatore di virtù eminentemente borghesi….
L’imbecille è Gioacchino Murat che passa in rassegna i suoi ufficiali e ne vede uno, decoratissimo, della Martinica. “Vous étes nègre?” gli domanda. E quello: “Oui mon général!” E Murat: “Bravò, bravò, continuez!” E via

Notoriamente, prima di essere promosso a ministro per imperscrutabili meriti di famiglia (ha sposato la sorella dell’altra Piccola Fiammiferaia cresciuta a pane e cicoria), il mitologico Lollo, laurea telematica conseguita alla tenera età di 42 anni nell’università privata di Bandecchi (l’energumeno facenti feci di sindaco a Terni), una vita da “consigliere” e neanche un giorno di lavoro, sopravviveva vendendo fazzoletti usati ai semafori dei bassifondi della città, conducendo una vita di stenti e miseria, laggiù nella fogna eletta a proprio domicilio. Da lì l’inconfondibile profumo, che accompagna il nostro eroe e tutti gli altri miserabili da romanzo (noir) come lui.
E poverino non è neanche il peggiore della compagnia. Lui è quello che dinanzi ad una donna incatenata mani e piedi (manco fosse Hannibal Lecter!), mentre viene trascinata a guinzaglio in un aula di tribunale, attorniata da unità speciali in tenuta d’assalto, non esprime giudizi perché deve guardare meglio le immagini per farsi un’idea sua. Non gli era chiaro il concetto.
Sempre meglio del Presidente del Senato della Repubblica, per il quale (e non solo lui) l’incatenamento dei “prigionieri” con la messa a guinzaglio sono prassi ordinaria anche in Italia, sfuggendogli il fondamentale dettaglio che no, viene considerato dal nostro ordinamento una grave violazione di diritto (succede nelle democrazie), e che la mancata denuncia costituisce un’omissione di reato (ancor più grave se l’omissione è di un esponente istituzionale). Ma questa è gente che reintrodurrebbe la tortura e dunque rientra perfettamente nella loro visione (fascista?!) della società.
Parliamo degli stessi tizi che ce l’hanno menato fino allo sfinimento con i “Due Marò”: i due fanti di Marina, affittati alla stregua di contractors (si può dire “mercenari”?) ad una compagnia armatoriale privata, che si sono messi a sparare addosso ad un barchino di pescatori, scambiato per un vascello pirata, al largo delle coste del Kerala, giusto ammazzando un paio di pescatori indiani a casa loro. Tecnicamente sarebbe duplice omicidio. Di fatto l’Italia comprò l’impunità dei due fucilieri, trattati con tutti gli onori e coccolati come eroi nazionali, innocenti a prescindere per lo straordinario atto di valore. E pazienza per l’ammazzatina. In quel caso infatti si chiama “immunità funzionale”, con licenca di uccidere, sparando ad cazzum (un must destronzo sempre di grande successo). Per non parlare di quell’inconfondibile aria da cazzo, che rende subito la caratura del personaggio…
Ilaria Salis è invece colpevole a prescindere, perché nel mondo al contrario che piace tanto ai patrioti di ogni manipolo e grado, l’antifascismo è reato, il nazismo no.
Comunque su una cosa hanno perfettamente ragione, a questi la puzza di merda non gliela toglie nessuno.

Hit Parade del mese:

01. BOTTI DI CAPODANNO

[03 Gen.] «So di aver fatto una leggerezza. Ma, ve lo giuro, non ho sparato io.»
 (Emanuele PozzoloEr Pistola)

02. LA DIETA

[15 Gen.] «Prima mangiavo il salmone e la bresaola, ora non riesco a permettermi il tonno.»
 (Danilo Toninelli, denutrito)

03. SOLO SU “LIBERO”!

[14 Gen.] «Come mai la Cortellesi  non ha detto che il femminicidio di Biancaneve, ordinato da una donna (matrigna), è stato sventato dal buon cuore di un maschio (cacciatore)? Forse perché sconfessa la narrazione mainstream femminarda (uomo sempre cattivo/donna sempre buona?)»
 (Hoara Borsellibasta il nome)

04. INTANTO, NEL MAGICO MONDO DI ELLY…

[22 Gen.] «Non ero presente al seminario del PD, perché sono andata al cinema a vedere Kripton: un film bellissimo sul disagio mentale.»
 (Elly SchleinMeravigliosa)

05. LA SUPERCAZZOLA

[08 Gen.] « Con più taxi aumenterebbe il traffico! Il fatto che non ci siano taxi disponibili non è solo dovuto alla scarsità dei taxi, ma anche ai tempi di percorrenza: se aumentiamo i taxi, aumentano i tempi di percorrenza; aumenta il traffico, e quindi il taxi invece che metterci 5 minuti da un punto all’altro, ce ne mette sette»
 (Raffaele Nevi, talento incompreso)

06. DOPPIA FATICA

[04 Gen.] «Sulla ‘conduzione familiare’ di Fratelli d’Italia però mi ci faccia tornare, questa accusa continua di familismo comincia a stufarmi.»
 (Giorgia Meloni, una di famiglia)

07. DOMINE, NON SUM DIGNUS!

[14 Giu.] «In tanti non se lo meritano, ma sto lavorando anche per loro.»
 (Claudio Borghi, Infaticabile)

08. ORA ME LO SEGNO!

[03 Gen.] «Mi è apparsa la Madonna al Parco di Roma Golf Club. Mi ha detto che a breve tornerà Gesù.»
 (Flavia Vento, la Pastorella del Golf Club)

09. NON SIAMO FASCISTI. È CHE CI DISEGNANO COSÌ (I)

[07 Gen.] «Noi di Forza Italia siamo una forza che certamente non è fascista, siamo antifascisti.»
(Antonio Tajani, il Ferruccio Parri di Arcore)

10. NON SIAMO FASCISTI. È CHE CI DISEGNANO COSÌ (II)

[04 Gen.] «I saluti romani non c’entrano con noi.»
(Fabio Rampelli, L’uomo che non c’era)

Homepage


Viewing all articles
Browse latest Browse all 887

Trending Articles